19 Giugno 2024 ore 12:56

ESTATE del futuro: caldo intenso, incubo 40 gradi costanti

Oppure è diventata spesso un calvario, fatto di caldo intenso e improvvisi temporali violenti

ESTATE del futuro: caldo intenso, incubo 40 gradi costanti

 

L'estate del futuro sarà sempre più insopportabile, con condizioni meteo che diventeranno vieppiù estreme. Come mai affermiamo questo? Semplice, sono le evidenze scientifiche degli ultimi anni; non ha senso scientifico sperare che nei prossimi decenni si ritorni come un tempo. Anzi, la situazione attuale non potrà che peggiorare.

Una stagione diventata irriconoscibile

Un tempo, l'estate era considerata da molti “la bella stagione”. Dopo lunghi periodi invernali grigi e bui e una primavera fatta di saliscendi notevoli, a fine giugno si cominciava a girare in magliette e pantaloncini, e lo si faceva fino alla seconda metà di agosto. Era raro avere ondate di calore anticipate già in maggio o tardive in settembre, così come era raro sudare tanto per più di una settimana. Tuttavia, negli ultimi anni tutto è cambiato e ci siamo assuefatti a un clima che sembra irriconoscibile rispetto a una volta.

Ondate di calore feroci

Ciò che un tempo sarebbe stato impensabile oggi sta diventando abbastanza frequente e, tra pochi anni, sarà considerato gradevole. Le ondate di calore sono diventate più intense, frequenti, durature e persistenti. Il fattore più preoccupante è la persistenza. Ad esempio, sono più difficili da sopportare dieci giorni a 33°C che due giorni a 39°C, seguiti da temporali e un calo termico generale. Soprattutto per gli ambienti domestici non climatizzati, è diventato difficile sopportare le temperature minime notturne sempre più tropicali e le massime soffocanti, a maggior ragione nei centri urbani, vere trappole di calore.

Ha ancora senso chiamarla bella stagione?

Secondo noi, no. Il corpo umano gradisce temperature fino a 32°C. Questa è una media, poiché un lavoratore sotto il sole già con 27°C comincia a sudare abbondantemente. Facendo un discorso generale, il corpo umano percepisce un clima gradevole senza abiti addosso fino a 32°C e un'umidità entro il 40-50 percento. Ma se ci sono massime di 40°C e oltre, con minime notturne di 25°C e valori di 33-34 anche attorno alla mezzanotte, è chiaro che questa non è più una bella stagione ma un inferno. E purtroppo è un quadro destinato a ripetersi nei prossimi anni. Già dal 21 Giugno ne avremo un assaggio al Centro e al Sud…

Il cambiamento climatico: un fattore inoppugnabile

Le evidenze scientifiche degli ultimi anni ci indicano un chiaro aumento delle temperature globali. I modelli meteo climatici mostrano che il riscaldamento globale porterà a estati sempre più torride e prolungate. Le ondate di calore diventeranno più frequenti, e le notti tropicali, con temperature minime sopra i 20°C, saranno la norma. Questi cambiamenti avranno impatti significativi sulla salute umana, sull'agricoltura e sulla gestione delle risorse idriche.

Effetti sulla salute umana

Le alte temperature mettono a dura prova il corpo umano. Il caldo estremo può causare colpi di calore, disidratazione e aggravare condizioni preesistenti come malattie cardiache e respiratorie. Le notti calde impediscono al corpo di raffreddarsi, aumentando lo stress termico e riducendo la qualità del sonno. Le persone più vulnerabili, come gli anziani e i bambini, sono particolarmente a rischio.

Gravi conseguenze sull'agricoltura

Le condizioni meteo sempre più estreme influenzano negativamente l'agricoltura. Le alte temperature e la siccità prolungata riducono la resa delle colture e aumentano la necessità di irrigazione. Le piante soffrono lo stress idrico e termico, portando a raccolti scarsi e di bassa qualità. Inoltre, gli eventi estremi, come le piogge torrenziali e le grandinate, possono distruggere i raccolti in pochi minuti.

Gestione delle risorse idriche

Le estati più calde aumentano la domanda di acqua per l'irrigazione, il consumo domestico e il raffreddamento industriale. Tuttavia, le riserve idriche sono spesso insufficienti a causa della riduzione delle precipitazioni e dell'evaporazione accelerata. La gestione sostenibile dell'acqua diventa quindi cruciale per evitare crisi idriche, incamerandone nei periodi freddi con bacini efficaci.

Ci dobbiamo preparare…

Guardando ad un futuro così fosco, è chiaro che dobbiamo prepararci a estati sempre più difficili da affrontare. Le politiche climatiche globali devono concentrarsi sulla riduzione delle emissioni di gas serra per mitigare il riscaldamento globale. Allo stesso tempo, le strategie di adattamento sono essenziali per affrontare i prossimi decenni. La progettazione di città più verdi, l'uso di tecnologie di raffreddamento efficienti e la promozione di pratiche agricole sostenibili sono passi cruciali per migliorare la resilienza alle ondate di calore e garantire un futuro vivibile.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Davide Santini


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