12 Luglio 2025 ore 09:13

Air India AI171: indagini sull’incidente e mistero dei motori spenti

Tutti i dettagli sull’incidente di Ahmedabad e le piste investigative ancora aperte

Air India AI171: indagini sull’incidente e mistero dei motori spenti

 

Il volo Air India AI171, un Boeing 787-8 Dreamliner, è precipitato il 12 giugno 2025 pochi secondi dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad, schiantandosi contro il blocco ostello del B. J. Medical College. L’incidente ha purtroppo causato la morte di 260 persone, tra cui quasi tutti i 242 occupanti dell’aereo e 19 residenti a terra: tra i passeggeri, in particolare, un solo superstite, miracolosamente scampato alla strage. Le esplosioni successive allo schianto hanno provocato gravi danni alla struttura dell’ostello causando, oltre alle vittime, anche 67 feriti gravi. Questo tragico evento rappresenta anche il primo disastro aereo nella storia operativa dei Dreamliner, un modello di velivolo entrato in servizio nel 2011.

I risultati iniziali delle indagini tecniche

Le indagini condotte dall’Aircraft Accident Investigation Bureau hanno inizialmente escluso guasti ai motori GE GEnx-1B e al sistema carburante. L’aereo, con 54.200 kg di carburante e un peso al decollo regolare, ha subito un’improvvisa perdita di potenza dopo appena 30 secondi dal decollo. L’indagine è apparsa da subito complessa, perché non risultavano motivazioni evidenti per il disastro. Adesso, arriva la svolta: i dati del flight recorder mostrano infatti che i fuel control switches di entrambi i motori sono passati da RUN a CUTOFF a distanza di un secondo. È emerso pure che uno dei motori si stava riaccendendo proprio mentre l’aereo si schiantava, mentre l’altro era ancora in fase di riavvio Insomma, i motori si sono spenti all’improvviso, entrambi, causando una perdita istantanea di spinta e l’inevitabile tragedia. Malfunzionamento o azione deliberata? Gli inquirenti sembrano avere una pista chiara da seguire.

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Focus sulle azioni in cabina e ipotesi in esame

Gli investigatori si stanno concentrando sulle azioni dell’equipaggio dato che non sono stati rilevati evidenti malfunzionamenti tecnici. E dalle registrazioni in cabina sembrano emergere grande confusione e sconcerto nel dialogo tra i piloti: uno dei piloti, rivolgendosi all’altro, avrebbe chiesto “perché hai spento i motori?”, suggerendo l’ipotesi che il flusso di carburante sia stato interrotto manualmente. Non è ancora chiaro se ciò sia avvenuto a seguito di errore umano, di un malore improvviso o di una sciagurata e consapevole azione volontaria. Entrambi i piloti avevano comunque migliaia di ore di volo e nessun precedente critico. Le scatole nere, recuperate in buone condizioni, saranno fondamentali per chiarire l’effettiva dinamica e i motivi dietro lo spegnimento dei motori, che a questo punto appare come la chiara causa del disastro.

Reazioni globali e rafforzamento dei protocolli di sicurezza

La tragedia ha scosso la comunità internazionale e creato sconcerto tra le principali autorità aeronautiche, quali ad esempio FAA e NTSB, che hanno avviato una stretta collaborazione con gli enti indiani per analizzare a fondo l’evento e determinarne con chiarezza le cause. Sono state avviate anche delle attività di revisione dei protocolli di emergenza e delle procedure di safety management. Adesso, per ulteriori decisioni, si attende il rapporto finale degli inquirenti, che dovrà chiarire se all’origine ci sia stato un gesto intenzionale, un errore o altri fattori ancora sconosciuti. L’evento ha comunque accelerato la revisione delle procedure di spegnimento motori in cabina, soprattutto nei primi 60 secondi di volo, con simulazioni e corsi aggiuntivi già avviati in diverse compagnie.

Fonte Immagine: Depositphotos

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Team MeteoGiuliacci

 


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