3 Settembre 2024 ore 08:12

Titoli redazionali sensazionalistici: è giusto calcare le condizioni meteo?

Spesso si usa un linguaggio inappropriato, troppo colorito o non scientifico

Titoli redazionali sensazionalistici: è giusto calcare le condizioni meteo?

 

È noto che alcuni organi diffondono il meteo in maniera non del tutto corretta. In questo articolo evidenziamo un fatto abbastanza diffuso e comune. L'utilizzo improprio di titoli sensazionalistici. Alla luce di tutto, viene da chiedersi la seguente domanda. È giusto calcare quello che sta accadendo? Utilizzando magari frasi forti? Cerchiamo di capire cosa possiamo dire.

I toni estremi non vanno bene 

Come sempre, usare troppi toni estremi non va per niente bene. Questo perché non bisogna gridare “al lupo” ogni qualvolta che piove o ogni volta che c'è uno sbuffo freddo, ad esempio in inverno. Come è sbagliato dire a prescindere “caldo record”, quando invece è una normale fase meteo africana estiva. Anche perché l'uso di un gergo troppo forte alla fine sconforta la gente. Le persone sono talmente abituate a certi termini che quando c'è davvero un'emergenza estrema la possono prendere sotto gamba.

Non va sottovalutata la situazione 

Viceversa, non bisogna cadere nemmeno nell'errore di dire che va tutto bene e che il caldo c'è sempre stato e la grandine c'è sempre stata. Certo è vero, ambedue le cose risultano vere. Ma qui è essenziale chiarire il seguente punto. Se da un lato è vero che è estate e deve fare caldo, da quell'altro le ultime estati sono diventate davvero terrificanti. E tale aggettivo va bene! Così come la grandine è diventata troppe volte gigantesca, con seri pericoli se si viene investiti.

Come sempre, la cosa migliore sta nel mezzo 

Ovviamente, se da un lato per essere scientifici bisogna riportare rigorosamente quello che si vede, da quell'altro non bisogna né enfatizzare né sottovalutare. Recentemente, le Estati sono diventate estremamente calde e quindi l'utilizzo di superlativi assoluti va bene. Il problema è quando si cade nell'errore di enfatizzare qualunque perturbazione (che magari diventa paragonata a un uragano), oppure pompare a dismisura un normale sbuffo freddo e diventa magicamente “un'ondata di gelo apocalittico”.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Team MeteoGiuliacci


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