7 Maggio 2023 ore 21:39

Clima: ecco cosa accade quando le nubi temporalesche incontrano grandi incendi fuori controllo

Il legame tra gli incendi boschivi e lo sviluppo di imponenti e violente nubi temporalesche

Clima: ecco cosa accade quando le nubi temporalesche incontrano grandi incendi fuori controllo

 

Già qualche anno fa, tra fine maggio e il mese di giugno del 2012, per sei settimane consecutive, circa 100 scienziati provenienti da 29 diverse organizzazioni parteciparono negli Stati Uniti al Depp Convective Clouds and Chemistry (DC3), una campagna di ricerca attraverso la quale sono stati effettuati numerosi voli con un DC-8, equipaggiato con un vero e proprio laboratorio volante, direttamente all’interno delle nubi temporalesche. 

Scopo del progetto era quello di comprendere meglio come i temporali influenzino la chimica all’interno dell’Atmosfera, e per questo motivo i ricercatori indirizzarono il loro interesse soprattutto nei confronti dei temporali più potenti, quelli in grado di trascinare aria ricca di umidità e sostanze inquinanti dalla superficie direttamente fino ai limiti della Troposfera, a oltre 12000 metri di quota. E dalla campagna di studio uscirono risultati sorprendenti e inattesi! 

Da Incendio di portata storica a laboratorio a cielo aperto 

Durante la campagna di ricerca gli studiosi infatti ebbero modo di osservare e studiare da vicino anche un particolare fenomeno: l’incontro fra una imponente nube temporalesca e la grande nuvola di fumo prodotta da un gigantesca incendio: una imponente nube temporalesca che incontrò, sul suo cammino, l’alto pennacchio di fumo e ceneri prodotto dal gigantesco High Park Fire, un vasto incendio che per settimane imperversò fuori controllo in alcune regioni del Colorado. 

Il pennacchio di fumo si mescolò alla nube temporalesca a una quota fra i 7000 e gli 8000 metri, e per questo l’evento risultò particolarmente interessante per gli studiosi: come fece notare uno dei ricercatori, James Crawford del Langley Research Center, “molti studiosi ritengono che le forti correnti ascendenti che alimentano i temporali risultino difficili da penetrare in quota, e che quindi sia difficile per il fumo o per altre sostanze inquinanti infiltrarsi nella nube temporalesca lontano dalla superficie”.  

L’inattesa scoperta tra i fumi dell’incendio 

Tuttavia durante il volo all’interno di questo temporale gli strumenti a bordo misurarono elevate concentrazioni di monossido di carbonio e formaldeide, ovvero sostanze prodotte dall’incendio, per cui, aggiunse Crawford, “analizzare i dati raccolti durante questo evento è senz’altro di aiuto per capire in quale misura le sostanze che entrano nella nube temporalesca a quote atmosferiche intermedie vengano raccolte e trascinate verso l’alto dalle veloci correnti ascendenti”.  

Insomma, un primo indizio di come in realtà i fumi prodotti di grandi incendi possano influenzare i processi all’interno delle nubi temporalesche, come poi confermato anche da studi successivi: in ambito scientifico è infatti oramai diffusa la convinzione che le nubi di fumi prodotte dagli incendi boschivi possano favorire ed esaltare la formazione dei temporali, anche a centinaia di chilometri di distanza.

Fonte Immagine: Depositphotos

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci


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