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10 Febbraio 2025 ore 13:38
SPLIT del Vortice Polare, Freddo e NEVE in Italia da questa data
Proprio sul finire dell'Inverno ecco un colpo di reni capace di portare freddo e neve

L'Italia si trova a fronteggiare un vero e proprio stravolgimento meteo dovuto all'azione del Vortice Polare, un fenomeno atmosferico che gioca un ruolo determinante nella distribuzione del freddo su scala emisferica. Questo enorme sistema troposferico, collocato stabilmente attorno al Polo Nord, ha il compito di trattenere le masse d'aria più gelide all'interno della regione artica, impedendone la discesa verso latitudini inferiori. Ma nei prossimi periodi tutto potrebbe cambiare.
Il rischio di indebolimento
Non sempre, però, il Vortice Polare riesce a mantenere la sua stabilità. Alcune variazioni nella circolazione atmosferica, tra cui un riscaldamento improvviso della stratosfera, noto come Stratwarming, possono alterare profondamente il suo equilibrio. Un incremento repentino delle temperature stratosferiche può portare a una vera e propria destabilizzazione del vortice, con effetti rilevanti anche a latitudini molto più meridionali, compresa l'Italia. Sarà quello che accadrà? Scopriamolo insieme.
Quando il vortice si allunga o si spezza
Se il Vortice subisce una fase di stress intenso, può allungarsi e deformarsi, fino a giungere a una vera e propria frammentazione in più nuclei distinti. Questo fenomeno, denominato Split, avviene quando la struttura principale si divide in almeno due sezioni separate. Tale processo apre la strada a possibili ondate di gelo, con l'afflusso di masse d’aria di origine siberiana in direzione dell’Europa e del Mediterraneo. Non è una cosa rara: capita 2-3 volte a Inverno ed è successo nella terribile onda gelida di Gennaio negli USA.
Il Buran?
Alcuni esperti meteo ritengono che il Vortice Polare stia mostrando segni di cedimento, aumentando le probabilità di uno Split nel corso delle prossime settimane. Un evento simile potrebbe favorire l’arrivo di venti gelidi direttamente dalla Siberia, comunemente associati al famigerato Buran. Questo vento di origine continentale è noto per la sua capacità di far crollare drasticamente le temperature e portare nevicate anche a quote pianeggianti in moltissime zone d'Europa.
Incertezza sulla traiettoria del freddo
Lo scenario attuale resta ancora da definire con precisione, poiché la traiettoria esatta del nucleo gelido dipende da molteplici fattori, tra cui l’intensità dello Stratwarming e l’evoluzione delle correnti occidentali (i westerlies). Se il riscaldamento stratosferico dovesse risultare molto marcato, si potrebbero verificare condizioni favorevoli a un’ondata di Gelo Siberiano, con il rischio che questo afflusso di aria artica coinvolga l’intera Europa centrale ed orientale, raggiungendo anche l’Italia. Un po'come è successo nel Febbraio 2018.
Il freddo colpirà anche l’Italia?
Attualmente, le proiezioni meteorologiche propongono diverse ipotesi. Alcuni modelli indicano che il nucleo più gelido potrebbe rimanere spostato più a est, investendo principalmente la Scandinavia e l’Europa orientale. Altri scenari, invece, suggeriscono una maggiore probabilità che l’Italia possa essere direttamente coinvolta, con una situazione simile a quella osservata nel Febbraio 2018, anche se senza raggiungere gli estremi del Febbraio 2012.
Ricordiamo che sono ipotesi
L’evoluzione di questi eventi atmosferici richiede un attento monitoraggio delle condizioni meteorologiche, poiché la dinamica del Vortice Polare è particolarmente complessa. Anche una minima variazione dell’ultima ora potrebbe modificare sensibilmente la distribuzione geografica degli effetti più intensi. La fase in questione sarebbe da Lunedì 17, con maggior coinvolgimento del nostro Paese da Martedì 18 fino a Giovedì 20. In fondo, sono tendenze meteo a 8-10 giorni che vanno ovviamente confermate…
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci
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